Il sacrifico di Libero Grassi
Il 29 agosto 1991 Libero Grassi rimane vittima di un attentato mafioso. Imprenditore palermitano si era ribellato al racket del “pizzo”, ossia la quota fissa in base ai proventi della propria attività preteso dalla mafia, ottenendo in cambio una presunta protezione. Alla sua morte, la sua lotta al racket fu raccolta e portata avanti dalla moglie, Giuseppina Maisano Grassi