Mondiali di calcio femminile. Vent’anni dopo

Non è ancora trascorso un anno dall’ultimo campionato Mondiale di calcio; è già in archivio e quasi dimenticato. Per gli italiani quelle partite si erano svolte in un silenzio assordante, la nazionale azzurra era rimasta a casa e nell’estate del 2018 ai patiti del pallone non era rimasto che fare qualche partitella amichevole, da giocare sotto il sole per scaricare una rabbia repressa e digerita con difficoltà.

Oggi, per chi vuole, invece, scoprire quanto il calcio sia ancora vivo e vegeto non resta che attendere il prossimo 7 giugno  –  e speriamo per 30 giorni – perché vedrà correre sui campi erbosi, per un altro Mondiale, ancora maglie azzurre. Stiamo parlando del Mondiale di Calcio Femminile 2019.

Già, quest’anno saranno le donne a solleticare un tifo mai sopito, e dopo vent’anni si riproporranno all’attenzione dei calciofili. Per questa avventura la selezionatrice, Milena Bartolini, ha convocato 26 atlete: 4 portieri, 7 difensori, 10 centrocampisti, 5 attaccanti, che si raduneranno il 24 maggio ed inizieranno la preparazione specifica.

Il tutto è partito sotto l’egida della solidarietà, le giocatrici hanno devoluto i ricavi dei diritti d’immagine dell’album Panini alla Onlus Insuperabili, un’associazione per il rinserimento dei ragazzi con disabilità fisiche e cognitive.

Mai dire mai!

Il calcio femminile è giovane, solo di recente ha acquisito visibilità, anche se in Italia non riesce a sfondare completamente. Nella mia memoria vi sono ben chiari i primi tentativi di formare squadre, ed io stessa, assistendo ad allenamenti o a disquisizioni tattiche, non avevo molta fiducia  che questo sport fosse congeniale al sesso femminile.

Ciò che lasciava perplessi era il timore che il gioco duro e gli interventi violenti fossero un limite insormontabile per le ragazze, magari ancora in fase di maturazione fisica.  Ma mai dire mai! La volontà delle donne è proverbiale e solitamente arrivano ove si prefiggono. Così anno dopo anno, sono riuscite ad aggiungere alla loro determinazione anche qualità tecnici insperate.

La squadra mondiale

Nel girone di qualificazione di questo Mondiale 2019 si sono imposte vincendo tutte le 7 gare e hanno concluso con un perentorio 3 a 0 sul Portogallo.

Sono tutte molto brave, spiccano, tra loro, Valentina Giacinti capocannoniere del campionato con 21 reti e Cristina Girelli che ha segnato 22 gol in nazionale, di cui 7 nel corso delle qualificazioni. Poi c’è Laura Giuliano, la mente del centrocampo, che si rifà al grande Pirlo, imitandone l’intelligenza e la geometria calcistica. La capitana è Sara Gama e Patrizia Panico detiene il maggior numero di presenze: 204.

Nel mondiale che si disputerà in Francia la nazionale azzurra, inserita nel gruppo C, giocherà la prima gara a Valenciennes contro l’Australia, incontrerà poi la forte Giamaica e concluderà il girone contro il Brasile, ove primeggia la campionessa Marta, vincitrice per 5 volte del pallone d’oro.

Sono squadre che precedono l’Italia nel ranking Fifa, ove occupa il 15° posto, ma non per questo si sentono battute in partenza.

Recentemente lo sport italiano ha vissuto giorni con grandi soddisfazioni grazie alle sue atlete, e confidiamo che dal calcio, purtroppo ultimamente sconfitto sia in Coppa dei Campioni ed in Europa League, possa venire quella riscossa che darebbe  linfa nuova a questo sport del quale gli italiani non possono fare a meno.

In bocca al lupo, ragazze!

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