Cnf e Nessuno tocchi Caino insieme contro la pena di morte

 

Protocollo Intesa Cnf e Nessuno Tocchi CainoIl Consiglio Nazionale Forense (Cnf) e l’Ong Nessuno Tocchi Caino il 26 maggio 2017 hanno firmato un protocollo d’intesa, che vedrà il Consiglio istruire politici, difensori e giudici della Tunisia, Somalia ed Egitto.  L’obiettivo del protocollo è la realizzazione di un progetto di formazione che punta alla riduzione delle pene capitali nei tre Stati suddetti.

Il protocollo, che reca il titolo Contenere la pena di morte in tempo di guerra al terrorismo in Egitto, Somalia e Tunisia è stato siglato dal presidente del Cnf, Andrea Mascherin (secondo nella foto a lato) e dal segretario di Nessuno tocchi Caino, Sergio D’Elia (primo nella foto a lato), presso la sede romana del Consiglio di Via Arenula.
Il documento rientra nell’ambito del progetto, partito con la campagna Stato d’emergenza? Stato di Diritto! che vede l’approvazione e il sostegno della Commissione europea per il triennio 2017-2020 e del quale Nessuno tocchi caino è l’Ong capofila. Obiettivo del progetto: “contenimento della pena di morte in tempi di guerra al terrorismo”, reso “urgente e necessario” dalle reazioni di alcuni Paesi che fanno ricorso alla pena di morte in nome dell’emergenza e della lotta al terrorismo.

La tesoriera dell’associazione, Elisabetta Zamparutti spiega: “Il progetto consisterà nell’organizzare nei 3 Paesi (Tunisia, Somalia ed Egitto, ndr), dei veri e propri training condotti anche dagli avvocati italiani e rivolti a tutti i soggetti in grado di contribuire a promuovere l’osservanza del diritto e a contenere così le esecuzioni capitali. I soggetti sono, oltre naturalmente gli avvocati, i parlamentari, i magistrati e gli agenti  penitenziari.  Il contributo del Cnf è assolutamente prezioso e necessario” termina Elisabetta Zamparutti “ perché consentirà di attivare delle relazioni strutturate con gli organismi dell’avvocatura nei 3 Paesi ”.

Ribadisce, infatti, il presidente del Cnf Mascherin “non a caso sono stati proprio gli avvocati ad assumere storicamente per primi l’impegno, non solo a per limitare ma, soprattutto, per abolire la pena di morte” che è l’obiettivo ultimo di tutto il lavoro condotto da Nessuno Tocchi Caino.

La lega internazionale

Marco Pannella Nessuno Tocchi CainoNessuno tocchi Caino è un’associazione senza fine di lucro, fondata a Bruxelles nel 1993 dal Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Tran spartito, fortemente voluto dal politico Marco Pannella (1930-2016- nella foto a sinistra), uno dei fondatori, nel 1955 del nuovo Partito Radicale.

Riconosciuta nel 2005 dal Ministero degli Esteri italiano come Ong abilitata alla cooperazione allo sviluppo, Nessuno Tocchi Caino è una lega internazionale di cittadini e di parlamentari che si prefiggono di abolire la pensa di morte nel mondo.   “Una moratoria universale delle esecuzioni stabilita dalle Nazioni Unite”, come si legge sul sito dell’associazione, è il suo principale obiettivo.

La prima campagna per il raggiungimento della moratoria ONU su pressione dell’associazione, fu presentata dal Governo italiano all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1994.
E La Commissione dell’Onu dal 1997, in un primo tempo solo su iniziativa italiana dal 1999 anche europea, approva puntualmente una risoluzione che chiede “una moratoria delle esecuzioni capitali, in vista della completa abolizione della pena di morte”.

A fine 2007 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la Risoluzione per la Moratoria Universale.  Ribadita il 19 dicembre 2016, quando con il passaggio di una nuova Risoluzione l’ONU ha nuovamente chiesto agli Stati di “porre fine all’uso della pena di morte”.   La Risoluzione del 2016, la sesta approvata dal 2007, è stata adottata da 117 Paesi che hanno votato a favore, contro i 40 contrari, i 31 astenuti e i 5 assenti al momento del voto.

I risultati finora raggiunti

Nelsen MandelaWilliam SchabasIl Sud Africa ha abolito la pena di morte nel 1995 su sentenza della propria Corte Costituzionale; ai lavori della quale aveva partecipato l’allora presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Caino, William Schabas (nella foto a destra).  Subito dopo l’eliminazione della pena capitale, Schabas  scrisse una lettera aperta al presidente del Sud-Africa, Nelsen Mandela (1918-2013, nella foto a sinistra), sollecitandolo a farsi promotore presso l’Onu della richiesta della moratoria universale della pena di morte.

In Russia la pena di morte, anche se tutt’ora in vigore nel codice, ha assimilo un’implicita moratoria stabilita dallo stesso governo del Paese e l’esplicita stabilita dall’Alta corte delle Nazioni. Dal 1996 la Russia non più emesso sentenze di condanna a morte.  Nel 2009 la Corte Costituzionale del Paese ha espresso parere favorevole all’abolizione della pena affermando che “ogni individuo ha diritto alla vita e che fino all’abolizione (inserimento nel Codice Penale ndr), la pena di morte può essere eseguita solo per i reati più gravi contro la vita umana”.

La Croazia nel 2002 ha firmato il protocollo della “Convenzione europea per i diritti umani” che abolisce la pena di morte, in vigore effettivo nel Paese dal 1° luglio 2003.

Dal 2007 gli sforzi dell’associazione si sono concentrati in Africa, contribuendo all’eliminazione definitiva delle esecuzioni in Ruanda, Burundi, Gabon, Togo, Benin e Guinea.

Permanente è l’impegno di Nessuno Tocchi Caino nella promozione dell’attuazione della Risoluzione Onu e, nel rafforzamento e miglioramento del testo,  a fronte  del prossimo voto delle Nazioni Unite previsto per il 2018.

 

 

 

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