Salviamo Trinità dei Monti dalle invasioni barbariche

salviamo-trinita-dei-monti-dalle-invasioni-barbaricheIl 21 settembre 2016 verrà inaugurata la Scalinata di Trinità dei Monti restaurata, con un concerto dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta dal maestro Antonio Pappalardo.

La scalinata di Trinità dei Monti, fulgido esempio di architettura barocca, fu progettata dall’architetto Francesco De Sanctis ed edificata all’inizio del ‘700.

Lo scopo era di unire l’Ambasciata Spagnola (oggi presso la Santa Sede) con la chiesa di Trinità di Monti che sorgeva sulle pendici del Pincio. Per urbanizzare la ripida salita fu ideata questa monumentale scalinata di marmo composta da 135 gradini, cui fianchi sorgono numerose terrazze-giardino, le quali nei mesi di aprile e maggio, sono adornate con l’esposizione di piante di azalee:, una tradizione nota nel mondo come l’infiorata di Piazza di Spagna.

Ogni anno l’esposizione si arricchisce di nuove varietà e piante, selezionate nel corso degli anni per potenziarne la struttura e renderle più resistenti al clima di Roma. Come il caso dell’azalea bianca, non a caso, comunemente conosciuta col nome di “Bianca di Piazza di Spagna”.

I lavori del restauro sono stati interamente finanziati dalla Bulgari SpA. Il loro costo complessivo si aggira sul milione e mezzo di euro.  L’entusiasmo per il risultato ottenuto è grande tanto quanto la preoccupazione per quale sarà il futuro del monumento. Sarà usata come meravigliosa passeggiata che dall’alto del Pincio porta a Piazza di Spagna o viceversa, o i suoi gradini di travertino torneranno a essere sedie naturali per bivaccare con allegra inciviltà, com’è accaduto negli ultimi anni? Se lo chiedono in molti.

Paolo Bulgari, presidente dell’omonima maison di gioielli, famosa nel mondo quanto la scalinata di Trinità di Monti, ha dichiarato a La Repubblica del 9 settembre 2016 di essere propenso a recintarla e chiuderla durante la notte perché “non è luogo per sedersi, figuriamoci per bere o per mangiare”.  Le restauratrici, racconta Bulgari, sono state bravissime; hanno fatto un lavoro immane perché sui gradini c’era spalmato di tutto “dalle gomme da masticare alle macchie di caffè, vino” e conclude: ”Non voglio dilungarmi oltre sulle tante schifezze che hanno imbrattato il monumento”.

Di altro parere sembra essere la Sovrintendenza dei Beni Culturali che ritiene “più utile educare le persone al rispetto dei monumenti”.

la-barcaccia-dopo-le-devastazioni-degli-ultra-olandesiMa ci chiediamo, quanto tempo dovrà passare prima di tornare a un’educazione condivisa e responsabile? Il ricordo dei bivacchi sulla scalinata che la rendono (rendevano?) impraticabile,  ma anche dello scempio che fecero della fontana La Barcaccia, realizzata dai Bernini nel XVII secolo e situata ai piedi di Trinità dei Mondi, un gruppo di stranieri non meno di un anno fa (foto a sinistra), ci induce a riflettere sulla richiesta di Paolo Bulgari. Un recinto in plexiglas chiuso nelle ore notturne, tutelandola, restituirebbe alla scalinata la funzione per la quale è nata, e ai romani e non la gioia di percorrerla, compiendo una delle passeggiate più affascinanti del mondo.

Tutelare significa liberare la cultura e “non ingabbiarla” come sostengono alcuni. Per il rispetto del nostro patrimonio culturale, ma anche per dare a tutti  la possibilità di goderne in tutta la sua bellezza. Perché lasciarlo in balia  e ad uso e consumo dei vandali?

 

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.