Progetto Foresta: palafitte del terzo millennio

Progetto Foresta, questo è il nome del primo esperimento in Italia di residenze artistiche sugli alberi che sarà presentato nell’ambito del TernifestivalProgetto Foresta, questo è il nome del primo esperimento in Italia di residenze artistiche sugli alberi, che sarà presentato nell’ambito del Terni Festival della Creazione Contemporanea che si svolge nel capoluogo umbro dal 16 al 25 settembre 2016.

Foresta è un progetto alla sua prima edizione, dove cinque artisti nazionali e internazionali sono stati scelti attraverso un concorso, per realizzare abitazioni sugli alberi. Un progetto artistico che si pone l’obiettivo di studiare e, al tempo stesso, promuovere la relazione tra produzione artistica e rigenerazione urbana.

Il bando di concorso, chiuso il 20 giugno 2016 era rivolto ad architetti, makers (artigiani digitali che svolgono la tradizione bricolage su base tecnologica) e artigiani. Si poteva partecipare sia individualmente sia con un gruppo di lavoro, conditio sine qua non, saper lavorare in autonomia sia nella fase progettuale sia per la stessa realizzazione.

I parametri per la progettazione e costruzione della casa artistica sull’albero, da rispettare sono stati:
– non gravare con il peso sulla struttura dell’albero;
– non ledere le strutture dell’albero: quindi massima attenzione alla tutela delle radici, dei rami e del tronco;
– realizzare una struttura sicura e durevole sia per la persona che la abiterà sia per i visitatori;
– avere la capienza abitativa per 1 persona che ci vive e studia: grandezza prevista 3,5 per 2,5 metri, provvista di rete elettrica, ma priva d’impianti di luce e gas.
– realizzare la struttura solo con materiale di facile smaltimento e, ove possibile, biodegradabile.

A luglio 2016 sono stati annunciati i nomi dei 5, tra archietti e gruppi di lavoro, incaricati di costruire le case artistiche, che sono: gli italiani Equalogical Lab, i neozelandesi Jacob Dench, Dario Sanchez e Chris Pugsley, il gruppo campano Zapoi, la Falagnameria Fa.Sa. di Campobasso e il collettivo con Simone Picano, Valeria Poggiani e Mauro Poggiani.

 

Bosco VerticaleSelezionati da due giure, di cui ha fatto parte l’architetto Stefano Boeri, famoso per il suo Bosco verticale realizzato a Milano (nella foto a sinistra), i prescelti hanno superato la selezione basata sui seguenti criteri:
– qualità;
– fattibilità;
– sostenibilità;
– livello di coinvolgimento del territorio;
– coerenza con la visione del progetto.

Il Terni Festival, oltre a provvedere all’ospitalità degli artisti impegnati nel progetto e a tutto l’occorrente per la costruzione delle strutture, ha messo a disposizione per ciascuna casa 2.000 euro per i materiali e 1.000 euro per la progettazione.

Ad abitare le originali costruzioni sugli alberi, durante il Festival, saranno poi gli stessi artisti.

Il Terni Festival Internazionale giunto alla sua XI edizione, si sviluppa su un’idea interdisciplinare,  attento a intercettare e proporre le novità in campo artistico in ogni sua espressione, compresa dunque l’architettura, tema caro ai Festival europei.  Dieci giorni di spettacoli, di performance, di concerti, di arte partecipata, d’incontri, di collaborazioni con reti europee, di progetti speciali come Foresta, in grado di fornire al visitatore una reale e completa visione delle nuove strade ed evoluzioni che si potrebbero configurare nel vecchio continente.

Il Festival è gestito dalla Fondazione Teatro Stabile dell’Umbria (TSU), con il patrocinio e il contributo, fra gli altri del Programma Europa Creativa, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Umbra e del Comune di Terni.

Per approfondimenti  Terni Festival

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