Georgia O’Keeffe. Icona d’arte e di stile oltre ogni tempo

Georgia O’Keeffe, una delle protagoniste dell’arte moderna statunitense del 20° secolo e che continua con i suoi quadri e il suo stile a influenzare la moda contemporanea, detiene il record mondiale come artista femminile per il valore delle sue opere battute all’asta; record raggiunto nel 2014 quando il suo quadro “Jimson Weed/White flower n1” dipinto nel 1932 è stato venduto da Sotheby (una delle più grandi aste internazionali, con sede fa Londra) per 39,5 milioni di dollari.

La quotazione e vendita record del 2014 era stata anticipata dalla vendita della sua opera “Lake George Reflection”, battuto da Christie per 11,4 milioni e da “White Calla Lily” del 1927, sempre da Sotheby aggiudicato per 7,8mila milioni nel 2015.

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Le considerevoli quotazioni dell’opera dell’artista, destinate a crescere, hanno destato la curiosità e l’interesse del pubblico europeo. Infatti, il Tate Modern di Londra dal 6 luglio al 30 ottobre 2016 le dedica una retrospettiva, la prima in suolo europeo, costituita da più di cento quadri che vanno dai già menzionati ai dipinti più rari. In concomitanza con la mostra del Tate, il marchio di moda britannico Jigsaw ha creato una collezione autunno inverno 2016-17, che s’ispira non solo ai suoi dipinti ma allo stile personale della O’Keeffe.

La pittrice statunitense, infatti, si distinse nel tipo di abbigliamento che adottò fin dagli anni ’20 del Novecento, quando creò un look distintivo che la portò ad anticipare di molti anni lo stile attuale. Georgia O’Keeffe indossava solo il bianco e, massicciamente, il nero, spesso in fogge simili a kimoni e raccoglieva i capelli in un tiratissimo chignon.  Un’autentica icona di stile.

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Considerata pioniera del modernismo americano fin dal suo esordio artistico avvenuto nel 1916, Georgia O’Keefe è conosciuta nel mondo per i suoi quadri di fiori ingranditi, i teschi di animali e i paesaggi desertici del New Mexico, dove dopo averci trascorso parte della sua vita, vi si trasferì definitivamente alla morte del marito, il famoso fotografo e gallerista Alfred Stieglitz (USA 1864-1946), uno dei primi sostenitori della fotografia intesa come forma d’arte.

Georgia O’Keefe e Alfred Stieglitz si sposarono a New York nel 1924. Nonostante che tra loro corressero 24 anni di differenza formavano una coppia molto affiatata che seppe confrontarsi artisticamente,  senza condizionamenti  ma con proficuo vantaggio artistico reciproco.  Come dimostrano le serie di fotografie di Stieglitz dedicata alle mani della moglie, mentre nei quadri della O’Keefe traspare l’impronta del modernismo fotografico. Insieme costituirono la coppia più influente dell’avanguardia newyorkese. Nel corso della loro vita in comune si scrissero 25 mila lettere.

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Georgia O’Keeffe nacque nel 1887 nel Wisconsin (USA). Seguì studi d’arte e la sua prima produzione artistica fu fortemente influenzata dagli acquarelli del francese Francois Rodin (1840-1917). Le sue creazioni dei primi anni del Novecento furono illustrazioni astratte ad acquarello, considerate fra le più innovative dell’arte americana di quel periodo.

Negli anni 20 la pittrice statunitense abbandonò l’acquarello per passare alla pittura a olio di grande formato e gli oggetti dei suoi quadri divennero le forme architettoniche che la circondavano. E raffigurando i grattacieli di New York visti in “soggettiva”, raggiunse il successo e l’apprezzamento dei critici, che la definirono una delle artiste più importanti dell’arte americana.

Nel 1929 iniziò a trascorrere parte della sua vita nel Nuovo Mexico, dalla cui natura trasse nuova ispirazione che la portò alla composizione delle sue opere più famose.
Tra queste, ricordiamo i soggetti d’ispirazione botanica, i famosi fiori della O’ Keefe, grandi, pieni di colori, erroneamente interpretati dai critici come trasposizione dell’organo femminile, quando per la pittrice, che non esitò a definire tali critici dei “maschilisti”, la scelta dei fiori avvenne, a parte la loro bellezza naturale, perché avevano il vantaggio di essere immobili e di costare molto meno dei modelli “animati”.

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Tornò negli anni 50 a ritrarre le forme architettoniche, soffermandosi sulla sua casa in New Mexico e produsse una vasta serie di quadri che raffigurano le nuvole, come appaiono viste dal finestrino di un aereo in volo. Nuovamente in soggettiva, nuovamente ritroviamo la O’Keeffe che s’immerge “dentro” le sue opere.

Georgia O’Keeffe morì il 6 marzo 1986 a Santa Fe. Aveva 98 anni. E la fortuna artistica che l’aveva accompagnata in patria fin dai suoi esordi, stava per spiccare il volo verso il resto del mondo.

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