Barcelona Creative Commons Film, per la libera circolazione audiovisiva

Decima edizione del Barcelona Creative Commons Film, è iniziata il 25 giugno e termina sabato 29 giugno 2019.  Leggiamo sul loro sito una vivida descrizione del senso del Festival: ” La scienza afferma che l’energia non viene creata o distrutta, semplicemente si trasforma. Forse qualcosa di simile accade con la cultura, passa dall’uno all’altro, si trasforma, ci muove. Con il pendolo di Newton come metafora, Javier Jaén ha disegnato il poster della decima edizione del Creative Commons Film Festival di BccN Barcelona.

Ci piace pensare al festival come a una grande concatenazione di piccoli eventi, film, discorsi, concerti, che possono aggiungere e provocare azioni personali e collettive. Alcuni degli assi concettuali di quest’anno saranno la lotta per il diritto all’abitazione, la difesa della salute della comunità, la protezione della proprietà comune, la resistenza alla turistificazione delle città, la denuncia del razzismo e dell’intolleranza.”

Tra le proiezioni

Hotel Explotacion las Kelly,  che descrive i problemi professionali delle cameriere di piano negli alberghi (le invisibili come si definiscono nel film), la loro lotta per organizzarsi e per recuperare la dignità, diretto da Georgina Cisquella, giornalista e sceneggiatrice. 

Un anno e mezzo fa le Kellys decisero di organizzarsi per rivendicare i loro diritti.

Sono stati vittime di esternalizzazione e molte di loro sono state lasciate fuori dal personale di albergo, senza diritti ed esposte  al licenziamento quando erano fuori servizio. Il racconto si articola nello spazio temporale di un anno.

Akha a la frontera di Jacobo Sucari e J.M. Romero, testimoni della sparizione di una forma di vita ancestrale, il popolo di etnia Akha, nelle montagne della Tailandia, con una valenza universale. Generazioni a confronto e culture in via di estinzione.

Idrissa, cronaca di una morte qualsiasi, giovane migrnte morto in un CIE (centro di internamento per stranieri) di Barcellona a gennaio del 2012. Ancora oggi, non sia come si sia morto. Non ci sono foto. Di Xavier Artigas, sociologo e artista visuale, attivista per i diritti umani e Xapo Ortega, esperto di architettura disegno grafico.

El rey, di Alberto San Juan, Valentín Álvarez, un film di finzione che parla della falsa cultura della transizione dal franchismo alla democrazia. Inizia con l’abdicazione di Juan Carlos I, regredendo fino al 1948, quando a 10 anni, Juan Carlos arriva in Spagna per la prima volta; il percorso di un uomo e dell’incontro con personaggi, non più viventi della storia spagnola post Franco.

The Commons, un documentario di Kevin Hansen che narra di comunità di tutto il mondo che riaffermano il futuro sostenibile e responsabile usando i principi dell’antico Commons. I Commons sono le risorse condivise del mondo, di proprietà di tutti, non solo di pochi. I Commons sono un antico codice open-source sulla condivisione delle risorse.

Per cinque anni,  il registra e i collaboratori del documentario hanno ascoltato come 49 comunità nelle Americhe, in Europa e nell’Asia meridionale hanno fatto funzionare i loro Commons nel corso dei secoli. Di fronte alla mercificazione e alla privatizzazione, quando tutto sembra avere un valore in dollari, i Commoner ora stanno dicendo, stiamo facendo un nuovo percorso in avanti, per una società più equa.

Particolarmente dura, la proiezione di Mujer 1, mujer 2, mujer 3, sulla tratta delle bianche, narrato in prima persona, grazie alle testimonianze raccolte dalla registra Sonia Ros Muriel sullo sfruttamento sessuale, e sull’impatto psicologico nell’ affrontare il sistema poliziesco e giudiziario, troppo esigente. Domande quali “Avevi accesso al cellulare”- Hai avuto la possibilità di fuggire?- Che cosa ti faceva sentire obbligata?- possono rivelare un interrogatorio che sembra mettere in discussione la veridicità dei loro racconti.

Una delle donne intervistate, avvocato brasiliana che rimane  senza lavoro e va in Europa con la promessa di un lavoro domestico; una volta in Europa si ritrovano in una stanza chiusa, con una donna dai modi inzialmente leggeri che gli evidenzia la realtà: “qui non siete venute a nessun tipo di lavoro domestico, ma a un lavoro di prostituzione”. Catene mentali, dopo abusi e violazioni, minacce, impedisce loro di agire e ribellarsi. “Se dici qualcosa ti facciamo a pezzi”

Fernando Paniagua, coordinatore della programmazione artistica del Ateneu Popular, esperto di comunità creative e Andreu Meixide , filmaker, architettore e programmatore culturale, sono gli organizzatori del festival

Tutte le attività sono libere, fino a esaurimento posti; la manifestazione ha il patrocinio della Generalitat (governo della Catalogna) e del Comune di Barcellona.

 

CCWorld

Un’associazione di festival distribuiti in tutto il pianeta il cui obiettivo è condividere, diffondere e promuovere le creazioni audiovisive realizzate secondo i parametri della cultura libera nel paradigma digitale. Una rete collaborativa tra pari basata sulla collaborazione globale per l’azione e l’impatto locale.

RISORSE della rete

Il Festival BccN mette a disposizione della rete ogni anno il materiale generato e scelto per formare il concorso stesso. Dal download o visualizzazione dei collegamenti dei film, al materiale grafico o alla stampa modificabile. Il senso della Rete e il ricorso a strumenti disponibili, dipende dalla consapevolezza e la possibilità di arricchire il festival con materiale condiviso.

COME partecipare alla rete

La rete è aperta a qualsiasi persona, gruppo o associazione che voglia dare energia a un festival di queste caratteristiche nel proprio territorio. Ogni festival è libero di adattare tutto o parte del materiale delle risorse di rete e remix e incorporare nuovo materiale simile (realizzando con licenze libere). L’accesso alla Rete CCWorld è completamente gratuito e volontario, a condizione che vengano accettate le regole di governance e il funzionamento dello stesso. In sintesi queste regole sono:

– Rispettare le licenze di opere audiovisive e altri contenuti.
– Non gestire l’evento a scopo di lucro (e in caso di rimborso anticipato concordato con gli autori).
– Restituire alla comunità  nuovi materiali e / o conoscenze acquisite durante il festival per migliorare il rinnovamento e la consapevolezza di una risorsa comune.

Per maggiori informazioni: BccN

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