100 anni di Leica, storie di immagini che raccontano la Storia
Nel 1925 il tedesco Ernest Leitz, titolare della Leitz già produttrice dal 1914 della fotocamera 35 mm per i cine film, sugli studi di Oskar Barnack decise di occuparsi anche della produzione fotografica e alla fiera di Lipsia presentò il prototipo della Leica A: Leica, fusione del cognome Leitz con il termine camera, che in tedesco significa macchina fotografica.
La Leica (con i tanti modelli che sono seguiti al prototipo) è stata lo strumento di espressione dei maggiori fotografi dell’ultimo secolo, i quali ci hanno narrato e mostrato la storia, attraverso le loro fotografie.
È una Leica, la macchina fotografica usata dal corrispondente di guerra ungherese, Robert Capa (1913- 1954) quando il 5 settembre 1936 scatta, fra le tante, un’istantanea della Guerra Civile Spagnola, che gli apre le porte della fama internazionale. L’immagine riprende il momento in cui un soldato repubblicano riceve un proiettile fatale sparato da un franchista. Pubblicata dalla rivista statunitense Life nel luglio del 1937, la fotografia si diffuse in tutto il mondo.
Ancora una Leica M3, con obiettivo fotografico da 35 mm, immortala la felicità della fine della II Guerra Mondiale. Il bacio, o meglio la V-J day in Times Square, come molti conoscono la foto, viene scattata a Londra il 15 agosto 1945 dal fotografo tedesco Alfred Eisenstaedt (1898 – 1995). Due sconosciuti si baciano. Pubblicata ancora una volta da Life, per molto tempo le coppie si sono presentate alla redazione della rivista, affermando di esserne i protagonisti. Ma in realtà Alfred Eisenstaedt, non ha mai saputo fornire dettagli della fotografia. In quel giorno, di festa, ne scattò molte.
Sempre una Leica, esattamente la M2, ha scattato quella che da molti è considerata l’immagine più famosa degli ultimi 100 anni: Guerillero Heroico, il ritratto di Ernesto Guevara – scattata dal fotografo Alberto Korda, il 5 marzo 1960 all’Avana, durante una cerimonia funebre. Korda coglie un momento in cui il Che si sposta momentaneamente in avanti e riesce a fare due scatti. Ma il ritratto viene pubblicato soltanto dopo 7 anni. Nell’estate del 1967 l’editore milanese Giangiacomo Feltrinelli, durante un soggiorno a Cuba, alla ricerca di fotografie del Che di cui era un ammiratore, su indicazione, si recò nello studio di Korda. Il fotografo gli mostrò varie immagini, fra le quali i 2 scatti del 1960, che furono quelli che scelse Feltrinelli. L’editore voleva pagarli ma Korda preferì regalarglieli. 4 mesi dopo, il 9 ottobre 1967, il Che morì, ucciso mentre combatteva in Bolivia. Feltrinelli decise allora di pubblicare l’immagine formato poster nello stesso anno; mentre nel 1969 venne usata come copertina del libro Diario in Bolivia, uno dei diari di Ernesto Guevara, edito per l’Italia da Feltrinelli. Il poster ha venduto milioni di copie. Famoso prima negli ambiti politici, presto ne ha travalicato i confini, ripreso e riprodotto dalla moda, dal cinema, dalla pubblicità e dal design. Una fortuna che non sorprende, trattandosi di una street photography ma che esprime l’arte e la forza espressiva del ritratto. Alberto Korda, nella vita Alberto Díaz Gutiérrez (1928-2001), non ha ricevuto – né ha mai reclamato – i diritti d’autore dalla vendita straordinaria dello scatto.
Uno scatto Leica sembra racchiudere tutta la forte personalità dell’attore e, al tempo stesso, la fragilità del giovane uomo James Dean (1931-1955). New York 1955, il fotografo Dennis Stock (1928 – 2010), ritrae nella sua città, James, solitario e infreddolito, mentre cammina per Times Square, sotto la pioggia Un’ulteriore immagine che ha colpito l’immaginario collettivo ed è stata riprodotta innumerevoli volte su poster, cartoline e libri.
Il pugno potente di Muhammad Ali, alias Casius Clay, è immortalato da una Leica per mano del fotografo tedesco Thomas Hoepker. È il 1966 Muhammad Ali (1942 – 2016) è campione del mondo di pesi massimi, da poco convertito all’islamismo. Il pugile vede il fotografo durante un allenamento, esce dal quadrato si avvicina e attacca, per burla, la Leica di Hoepker: pugno destro, pugno sinistro, pugno destro. È fatta! L’ultimo pugno è nitido, ben esposto. La fotografia “Il mio tiro migliore” è ritenuta la fotografia più felice di Hoepker.
Altra fotografia iconica: scattata l’8 giugno 1972, diventata nel tempo simbolo degli orrori della guerra. Scattata dal fotografo vietnamita Nic Út, pseudonimo di Huỳnh Công Út, mentre Kim Phúc, allora novenne, gravemente ustionata fugge dal villaggio colpito da un bombardamento al napalm, durante la guerra in Vietnam (1955-1975). Uno scatto con la Leica che vinse il premio Pulitzer.
Queste e tante altre celebri fotografie dense di aneddoti, di famosi autori si possono apprezzare alla mostra I grandi maestri. 100 Anni di fotografia, che si svolge a Roma presso il Complesso del Vittoriano, dal 17 novembre 2017 al 18 febbraio 2018, promossa e realizzata da Arthemisia e Contrasto.