Fantastici 15. Comunicare senza filtri

copertinaFantastici 15, un giornale atipico, un modo come un altro per far sapere al mondo che nessuno su questa terra vuole rimanere da solo; un periodico per dar voce ad una un’a-normalità come tante.

Questa ambiziosa iniziativa ha come finalità primaria offrire a chi presenta problematiche di comunicazione e di interazione sociale una vasta gamma di possibilità espressive grazie alla carta stampata e al lavoro di redazione. Si tratta di un progetto rivolto a ragazzi pre adolescenti, adolescenti e adulti con Disturbo dello Spettro Autistico che sono o sono stati seguiti dal Centro di Ricerca, Diagnosi e Cura per l’autismo di Verona o presso altri centri in rete con la città veneta.

Ad oggi sono circa 25 i fantastici 15, tutti impegnati a ridisegnare il proprio disagio, provando a rappresentare al meglio talune increspature di sé. Ogni fantastico protagonista espleta un medesimo obbiettivo: scrutare e selezionare desideri, interessi,  passioni per combinarli con parole, immagini, disegni, foto, tutti indifferentemente segni della comunicazione. Misurarsi, dunque, con  una moltitudine di codici espressivi per capire e far-si capire.

Sfogliare un giornale è consuetudine comune per un lettore dedito ad un approccio critico dei suoi contenuti. Subito è un colpo d’occhio, per chi si addentra in questo periodico: colori, disegni, immagini. Fin da subito ciò che attira è il titolo, i fantastici 15, e il sottotitolo, giornale atipico, esaustivo nella intenzione dialogica. Segue il classico editoriale che evidenzia con semplicità la filosofia che si sostanzia in tale esperimento.

Voltando pagina  ci si addentra in una dettagliata indagine analitica degli obiettivi; poi si dà il via ad una carrellata di interviste, iniziative, presentazioni. Tutto impresso a caratteri grandi che ne facilitano la lettura. Cosicché la com-prensione sia un successo della moderna democrazia.

Sfogliamo un numero

intervistaLa prima carrellata di domande è rivolta ad Aldo, Giovanni e Giacomo, proprio i tre famosi attori, fautori di gag comiche segno della sana ilarità, sempre utile al Bel Paese!  Tuttavia, distribuendo lo sguardo oltre le righe, si possono scorgere estratti di bozze stampati lasciando intatta la forma originaria, fatta di corsivi poco chiari, correzioni, disegni alcuni in bianco e nero, altri colorati. Un’inesattezza per l’occhio ingrato. Un codice per chi sa guardare attraverso.

La carta stampata, apparentemente statica e fredda, invece si mostra nella sua fertilità e ac-coglie le dinamiche nascoste di questi fantastici agricoltori, capaci di seminare sul proprio terreno impervio, un mondo talvolta soggetto a costrizioni ignote.

Davvero, sembrano coltivatori adepti a trattare una vegetazione difficile che pulsa con movimenti a volte ripetitivi, forse in-significanti ma che, a ben guardare, conservano sempre e comunque una linfa vitale. L’essere. Ebbene, questo periodico è un campo in fiore che attira la curiosità supina del lettore, spesso non attento ai rivoli dell’espressività autentica.

Così un significante come tanti assume un significato  etico sociale, nonché filosofico laddove comunicazione diviene essenziale nella costituzione dell’essere umano e delle sue relazioni e la capacità dell’altro di ricevere.

Indiscutibile il fatto che questa proposta editoriale crei, oltre innovazioni espressive, forti legami fra i suoi giornalisti in erba che si incontrano obbligatoriamente una volta a settimana per la riunione redazionale. Un impegno che dischiude o prova a farlo l’individualità di ognuno, mettendo a confronto considerazioni personali con le variegate modalità di espressione (disegni, fotografie, testi) di cui ogni partecipante viene a conoscenza.

Il giornale è iscritto al Tribunale di Verona, editore Maurizio Brighetti, direttore responsabile, Toti Naspri (giornalista professionista) che coordina l’alacre lavoro dei ragazzi.

Un autentico progetto editoriale la cui professionalità va oltre l’intenzionalità sociale e ci ricorda come il mestiere di giornalista, messo in crisi dall’avvento del digitale, continua ad avere una forte utilità sociale e piacere intellettuale. L’albo della comunicazione si mostra dunque nella sua meravigliosa infinità e potenzialità.

Per continuare una fantastica lettura

 

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