Dal dogma al metodo. In Danimarca i bambini crescono felici

Il cinema non è individuale, né illusione di pathos e illusione d’amore da dare in pasto al pubblico. Il mio obiettivo supremo è di trarre fuori la verità dai miei personaggi e dalle mie ambientazioni

Ecco solo alcuni punti che gli amanti del cinema avranno riconosciuto nel manifesto cinematografico dei registi danesi Lars von Trier e Thomas Vinterberg passato alla recente storia come Dogma 95.

Immagini scevre da sentimentalismi e convenzioni, a volte cupe da lasciare lo spettatore solo di fronte al suo essere uomo in una natura sconosciuta, tuttavia pervase da un enigmatico respiro poetico.

Chissà che anche i nostri registi siano cresciuti con il “metodo danese” che permette al bambino di sperimentare e sviluppare il proprio essere, senza condizionamenti e influenze esterne e di renderlo così maggiormente propenso alla felicità.

danish-wayThe Danish way of parenting: What the Happiest People in the world knew about raising confident and capable kids (Il  modo danese di essere genitori; Cosa conoscono le persone più felici del mondo su come crescere bambini sicuri e capaci).

Un sito web e un libro, ora uscito anche in versione italiana per la casa editrice Newton Compton, traduzione di Federica Giannotti, “Il metodo danese per crescere bambini felici” di Jessica Alexander e Iben Sandahl.

Jessica Alexander, laurea in Psicologia è una scrittrice, portavoce e ricercatrice culturale; particolarmente attenta alla cultura delle differenze.

Iben Sandahl è un coach, scrittrice, specializzata in counseling familiare e d’infanzia e in psicoterapia narrativa.

Che cosa è questo metodo genitoriale made in Denmark che rende i bambini felici e che, a loro volta, diventano adulti felici in grado di insegnare ai loro figli ad essere felici?

Non è un caso dunque che la Danimarca nelle classifiche Ocse risulti, la nazione più felice. Hanno metodo.

Pedagogia danese

La pedagogia danese si basa sul lavoro del russo Lev Vygotsky, psicologo dello sviluppo, e della sua teoria della zona di sviluppo prossimo.

Il bambino, con il supporto dell’adulto, è in grado di eseguire azioni pratiche e mentali che non sarebbe capace di svolgere da solo, e, in questo modo, contribuisce al proprio apprendimento, rimanendo sempre in una zona “prossima”, accessibile alle sue competenze.

L’esperienza di successo in qualcosa di nuova, provoca il rilascio delle endorfine nel sistema di ricompensa del bambino che lo porta a sentimenti di felicità e soddisfazione.

In questo modo il bambino si carica di nuova energia per sperimentare nuovi percorsi, come per esempio, la nuova zona a lui più prossima. Un meccanismo che favorisce nel bambino il credere nei propri valori e di sviluppare un sano senso di autostima.

Se il bambino sente che è troppo lontano da un’autentica zona di sviluppo, per esempio quando il bambino sente pressione, senso di paura associato con qualcosa che eccede un normale stato di nervosismo, potrebbe perdere il senso del controllo e la sua parte attiva “nella zona”  potrebbe dargli una falsa esperienza di padronanza/perizia. Pensa di potere (ci sono delle aspettative al riguardo) ma in realtà, non è radicato nella sua esperienza.

Rafforzare l’autostima di un bambino è fondamentale e ci si può arrivare attraverso il gioco. Giocare nei boschi, in spiaggia, in cortile, in ogni luogo dove i bambini si sentono felici o in luoghi che destano curiosità, così da usare la loro immaginazione e sperimentare la loro zona di sviluppo prossimo.

I tre maggiori benefici di un gioco gratuito

1. I bambini imparano a gestire lo stress e diventano più resilienti. Mettono alla prova loro stessi rispetto a quanto stress riescono a gestire e, questo, gli permetterà di gestire meglio lo stress nella vita adulta.

2. Imparano l’autocontrollo. I bambini che giocano con altri bambini vogliono continuare a giocare. Pertanto anche se ci sono difficoltà o regole da negoziare e rinegoziare, metteranno in pratica l’autocontrollo per rimanere nel gioco.

3. Stanno imparando! Specialmente quando ci sono bambini di età diverse. Giocare è un ottimo metodo di auto-apprendimento. .

Essere genitori è anche ascoltare le iniziative del figlio

I genitori devono lasciare ai propri figli la scoperta della propria zona di prossimità, ascoltando le iniziative che il bambino propone ” Posso farlo da solo”. “Posso portare fuori il cane?”

Il bambino indica nuove attività che desidera sperimentare. Permettere al bambino di credere che abbia il controllo, mostrare fiducia al proprio figlio; i bambini cresceranno quando gli dimostri che pensi che possono farcela.

Questi piccoli trucchi promuoveranno nel bambino l’indipendenza. Se puoi insegnarli inoltre ad usare le parole per esprimere i sentimenti e dargli l’opportunità di apprendere come gestire i conflitti, hai la ricetta per aiutarli a trovare la felicità“.  Parola di Iben Sandahl

La definizione di Parenting (genitorialità) si fa acronimo dei 6 ingredienti magici per la formula alchemica della gioia: “Play, Autenthicity, Reframing, Empathy, No ultimatums, Togetherness and hygge, default settings

La cosa più importante è che il bambino cresca in un ambiente stabile e sicuro, pieno di amore e attenzione, ma non privo di sfide fisiche, mentali e sociali.

Autenticità

Autenticità nel parlare ai propri figli della realtà della vita, dalla morte agli organi riproduttivi alla mancanza di “vissero felici e contenti” in ogni stadio della vita.

Refraiming (riformulazione)

La riformulazione è il modo con cui i genitori guardano il mondo, più positivo, leggero e meno limitante. Qualcosa che i danesi fanno naturalmente e trasferiscono questa capacità ai figli. “Non c’è cattivo tempo, solo abiti sbagliati”. Se tu dici ” Che brutto che sia l’ultimo giorno delle nostre vacanze”. Una risposta potrebbe essere: “Sì, ma è il primo giorno del resto delle nostre vite”.

L’adulto supporta il bambino nel mostrare le diverse sfaccettature di un evento così da permettergli di non rinchiudersi in un’unica ri-soluzione o visione delle cose che lo circondano.

Inoltre, la ri-formulazione si pone come obiettivo la non classificazione dell’essere umano: “Lui/lei non è bravo in matematica; non è bravo negli sport” sono definizioni che possono trasformarsi in “condanne esistenziali”.

Empatia

Empatia, abilità a riconoscere le emozioni altrui o più semplicemente a mettersi nei panni dell’altro. Per i danesi è più importante il lavoro di squadra che lo sforzo individuale per diventare una star.

Sempre di più, le ricerche neurologiche dimostrano che l’uomo è più felice in situazioni di cooperazione che di successo individuale. Il nostro cervello è sociale.

Curare le relazione è uno dei più forti elementi predittivi di felicità. Siamo tutti “cablati” per l’empatia fin dalla nascita, dobbiamo imparare a fare funzionare i “cavi”.  Avere fiducia e allenarci a capire gli altri sono alcune delle chiavi per la felicità.

No ultimatum
Un video diventato virale nell’intricata rete digitale mesi fa mostrava alcuni bambini danesi in piena vita selvaggia; si arrampicavano sugli alberi e conducevano altre attività rischiose per il buon senso comune.

Secondo i nostri autori, nello sviluppo del bambino, rientra anche una dose di rischio che aumenta la loro capacità di resilienza. Se qualcuno cresce a base di “No, non fare questo”,  potrà sviluppare un senso di insicurezza difficile da razionalizzare.

Fare un passo indietro e guardarli mentre sperimentano può essere penoso per un genitore, ma dimostrare di avere fiducia nei propri figli,  è un modo per aiutarli ad avere fiducia in loro stessi; si rafforza il loro spirito di difesa e di protezione..

Intimità/Hyggie
Il termine “Hyggie” (pronuncia inglese “hooga”) è di difficile traduzione; comprende in sé il concetto di intimità, senso di appartenenza, di agio, di familiarità; è un verbo e un aggettivo; è un sentimento così come un stato mentale e ha perfino implicazioni morali.

Attualmente in alcuni college inglesi si insegna ad essere “hyggie” poiché è un fattore potente per la felicità in Danimarca. Ed è proprio così. Si tratta del potere di essere presenti e realmente connessi con gli altri in cui è assente ogni forma di dramma.

Ci si focalizza su cosa è realmente importante nello stare insieme. A livello biologico, si ha un innalzamento dell’ossitocina, ormone di natura proteica, dalle proprietà psicoattive, come rivelano recenti scoperte scientifiche. In particolare, l’ossitocina è legata ai comportamenti sociali, sessuali e all’istinto parentale.

Una lezione di felicità che varca i confini e che ci invita ad abbracciare il “metodo“.

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