FFF Italia. La seconda assemblea nazionale

Si è svolta a Napoli la 2° Assemblea Nazionale dei ragazzi e delle ragazze del movimento ambientalista Fridays for Future Italia, fondato dall’attivista svedese Greta Thunberg.

Dal 5 al 6 ottobre 2019, quasi 500 persone e che rappresentavano 100 città italiane si sono riunite a Castel dell’Ovo, divisi in gruppi di lavoro.  Il fulcro dell’Assemblea è stato mettere a punto un’organizzazione in grado di portare avanti al meglio, in ogni luogo e con precisi strumenti, la difesa e il miglioramento del clima del pianeta, ha spiegato Raniero Madonna, portavoce di Fridays for Future Napoli.

I punti principali: verso il 4° sciopero globale

Tre, dunque i temi principali discussi in Assemblea: la strutturazione e l’organizzazione del movimento, ossia il coordinamento a livello nazionale delle esperienze maturate dai gruppi locali; come e attraverso quali strumenti utilizzare per organizzare al meglio il prossimo sciopero globale per il clima, che avverrà il 29 novembre e sarà il 4° del 2019. Terzo punto, non certo per importanza, quella che il movimento definisce “la giustizia climatica”, ossia come “tradurre la rivendicazione globale a livello locale”.

Ribadito il carattere non violento dei FFF

Ma è importante sottolineare il carattere non violento del movimento, ribadito, anche in quest’ occasione. Nella pagina Facebook del FFF nazionale viene spiegato dettagliatamente il suo significato:

La non violenza – scrive il movimento passa attraverso 2 livelli:
VERBALE: non insultiamo nessuno e non usiamo un linguaggio violento;
AZIONE: rifiutiamo ogni atto violento, compresa la resistenza attiva e agiamo praticando disobbedienza civile, boicottaggio e resistenza passiva”.

Climate justice now

Prima di dare corso all’Assemblea i ragazzi e le ragazze della sezione napoletana del movimento hanno bloccato l’ingresso del deposito Q8 di San Giovanni a Teduccio, che sorge nella periferia Est di Napoli, vicino all’area Sin, sito d’interesse nazionale.  Gli ambientalisti hanno spiegato i motivi del loro intervento nella seguente nota: “Sito profondamente inquinato dagli idrocarburi e ancora oggi fonte d’inquinamento dell’aria per i cittadini di Napoli Est, esposti continuamente ai fumi degli idrocarburi”.

Oltre a impedire l’accesso al deposito, gli attivisti hanno scritto nelle adiacenze dello stabilimento Climate Justice Now. Enrico Forte, del movimento FFF, ha spiegato poi come “momenti di blocco come quelli di stamattina (al sito Sin ndr), sono fondamentali per far comprendere a tutte e tutti che non c’è più tempo e che bisogna immediatamente invertire la rotta”.

La 2° Assemblea italiana ha fatto seguito ai lavori dell’iniziativa Life vs Capital, la scuola di formazione internazionale contro i cambiamenti climatici che si sono svolti sempre nel capoluogo campano dal 2 al 4 ottobre tra il complesso monumentale di San Domenico Maggiore e la facoltà di Lettere dell’Università Federico II e che hanno visto la partecipazione di docenti e ricercatori provenienti da tutto il mondo.

 

 

Immagini tratte dalla pagina Facebook di Fridays for Future Italia

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