I nostri bimbi pesano troppo (ed è più grave di quel che pensiamo)
Tre bimbi italiani su 10 hanno problemi di peso. Ovvero: due su 10 sono in sovrappeso, uno su 10 addirittura soffre di obesità. Questi sono i numeri di una vera e propria piaga sociale della quale si parla male e poco.
Il 10 ottobre 2019, in occasione dell’Obesity Day, molte sono state le iniziative intraprese dai vari ospedali pediatrici italiani, primo tra tutti il Bambino Gesù di Roma. E molte sono anche state le ricerche pubblicate.
Un problema sociale – Secondo molti degli esperti una tale diffusione di questo problema è ascrivibile, prima di tutto, alle mutate abitudini sociali. “Soprattutto nelle città – ha detto per esempio Laura Dalla Regione, direttrice della Rete Disturbi Comportamento Alimentare Usl 1 dell’Umbria intervistata da peopleforplanet.it – si mangia sempre più fuori casa, si cucina sempre meno e sempre in minor tempo, sono in aumento cibi preconfezionati e processati; è completamente cambiata la cultura. Inoltre l’attività fisica si è ridotta moltissimo e oggi le ore passate a scuola, in macchina, di fronte i monitor di tablet e cellulare sono predominanti”. Insomma: dovremmo cambiare abitudini. E, soprattutto, dovremmo capire la gravità di quello di cui stiamo parlando.
Quanto può far male aver problemi di peso da piccoli – Sul sito dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma c’è una pagina interamente dedicata a questo argomento nella quale – con cruda cura medica – sono elencati i problemi sanitari e fisici a cui si rischia d’andare incontro soffrendo di problemi di peso da piccoli. L’elenco, scarno e asciutto, basta da solo a rendere idea della complessità della situazione:
l’obesità in età pediatrica viene frequentemente associata alle seguenti problematiche:
– accumulo di grasso a livello del fegato (steatosi con o senza rialzo delle transaminasi);
– incremento dell’insulina, con possibile evoluzione verso un diabete di tipo 2;
– aumento del colesterolo, e/ o dei trigliceridi e dell’acido urico;
– rialzo della pressione arteriosa;
– problemi ortopedici;
– disturbi psicologici.
Il bullismo – Non solo problemi fisico-medici, quindi. Purtroppo, le difficoltà nella gestione della propria massa sono alla base – spesso, ma non sempre – delle pratiche di bullismo. Dalle “prese in giro” al bullismo vero e proprio il passo è breve, e chiunque abbia figli in età scolare sa di quanto questo sia “pericoloso”: “alterazioni della personalità e del comportamento” le chiama sempre la dottoressa Della Regione. Ovvero: problemi dai quali difficilmente si esce.
La recidiva – Così come, soprattutto, è difficilissimo uscire dal sovrappeso o dall’obesità in età infantile. 4 ragazzi su 5 che presentano problemi di obesità continueranno ad averne anche in età adulta. Quindi: il classico caso del trentenne belloccio e palestrato che a scuola era all’ultimo banco tondino e brufoloso è una storia da film, più che una scena di vita vissuta. La realtà, purtroppo, è ben altra.
Prima possibile – “Per contrastare eccesso di peso e obesità – dichiara Giuseppe Morino, responsabile di Educazione Alimentare del Bambino Gesù – è necessario affrontare il problema il più precocemente possibile. Per favorire una crescita sana non servono diete, ma stimoli a cambiare lo stile alimentare e di vita in generale. Regola che vale non solo per i più piccoli, ma anche per tutta la famiglia”.