Africa. Il VI Congresso per la libertà della ricerca scientifica

L’Associazione Luca Coscioni e Science for Democracy sono gli organizzatori del 6° Congresso Mondiale per la libertà della ricerca scientifica, con la co-sponsorizzazione dalla Commissione dell’Unione Africana rappresenta da Sarah Mbi Enow Anyang Agbor, commissaria per la Scienza e la Tecnologia.

I temi centrali del dibattito si concentreranno sul Diritto alla Scienza, con relatori e tavole rotonde, come comunica l’Associazione Coscioni, incentrati “sulla promozione della cultura scientifica, l’open access alla scienza, le tecnologie vegetali, malattie rare, infettive e non-trasmissibili e aerospazio”.

Una particolare attenzione sarà riservata al contributo delle donne al progresso scientifico in generale: contributo potenziale posto che tuttora rappresentano solo un terzo di chi lavora nella ricerca scientifica e nello sviluppo, con una ricaduta negativa anche sulla cittadinanza, dove le donne hanno minore possibilità di accedere ai trattamenti efficaci, subiscono problemi di discriminazione, non godono, afferma l’Associazione Coscioni, pieno “godimento del diritto alla salute con il risultato che le donne e le ragazze non possono beneficiare delle stesse opportunità nei campi STEM”.

Il Congresso, che si svolgerà ad Addis Abeba il 25 e 26 febbraio 2020, si basa sull’articolo 15 del Diritto alla scienza, espresso nell’ultimo Commento Generale del Comitato per i Diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite.

L’Articolo 15 stabilisce che:
1.  Gli Stati parti del presente Patto riconoscono il diritto di ogni individuo: a) a partecipare alla vita culturale; b) a godere dei benefici del progresso scientifico e delle sue applicazioni; c) a godere della tutela degli interessi morali e materiali scaturenti da qualunque produzione scientifica, letteraria o artistica di cui egli sia l’autore.
2. Le misure che gli Stati parte del presente Patto dovranno prendere per conseguire la piena attuazione di questo diritto comprenderanno quelle necessarie per il mantenimento, lo sviluppo e la diffusione della scienza e della cultura.
3. Gli Stati parte del presente Patto si impegnano a rispettare la libertà indispensabile per la ricerca scientifica e l’attività creativa.
4. Gli Stati parte del presente Patto riconoscono i benefici che risulteranno dall’incoraggiamento e dallo sviluppo dei contatti e dalla collaborazione internazionale nei campi scientifico e culturale.

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