Autore: Maria Teresa Sanguineti

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Monti liguri. Una parte del grande abbraccio del sentiero CAI

Raggiungere la quota massima sul monte Saccarello (2201 m.) attraversare la valle Sturla, Forte dei Ratti, Monte Fasce, Davagna, il Passo del Bocco fino alle 5 Terre, a Portovenere e Palmaria vuol dire che il conoscere è pari ad uno stimolo, quello del vedere, del capire e dell’amare. L’Alta Via dei Monti Liguri

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Picasso. Un cognome italiano per il genio di Malaga

Scegliere il cognome della madre. Tra questi c’è il grande Picasso che in cattivi rapporti con il padre scoprendo e svelando la sua origine italiana da un certificato del 1954 ottenuto dall’artista stessa nel corso di un suo viaggio in Liguria. Lì affondano le origini del ramo materno come riconfermato negli anni Ottanta. A Sori la casa dove nacque questo suo antenato, è ancora visibile, è sita in un carruggio

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Asprinio. Un piccolo grande vino

Dante ce lo ricorda e lo mette in rima: “ E perché meno ammiri la parola, guarda il calor del sol che si fa vino, giunto a l’amor che de la vite cola”. Un piccolo grande vino, ravvivato dalle giovani generazioni nel progetto campano per la salvaguardia di questo vitigno autoctono allungando la lista degli spumanti italiani. Bollicine che nulla hanno da invidiare a quelle francesi

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Albino Badinelli. Un eroe per il 25 aprile

Il sacrificio di Albino Badinelli, durante la Seconda guerra mondiale, salvò tante altre vite prese in ostaggio e il suo paese. Accadde nel 1944, quando gli scontri tra nazifascisti e partigiani erano all’ordine del giorno, aveva soltanto 24 anni era innocente e morendo, perdonò i suoi uccisori. La guerra è tornata in Europa quando ancora, a quasi 80 anni dalla fine del conflitto bellico mondiale non ne conosciamo tutti gli orrori

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Amedeo Lia. L’ultimo mecenate

Amedeo Lia. Vi dice niente questo nome? E’ stato un  mecenate, amante dell’arte pittorica e di molto altro e che continua a far conoscere la bellezza  dei colori a tantissime persone.  Il suo nome è passato alla storia per aver lasciato più di mille opere d’arte della sua collezione privata al Museo civico di La Spezia che ora mostra i dipinti del XV secolo degli allievi della scuola di Leonardo da Vinci che allora lavorava a Milano per Ludovico il Moro e preparava L’ultima Cena.